giovedì 4 dicembre 2008

Dimensionamento tra disagi e incertezze

La Giunta Comunale di Vico Equense con la delibera del 31-10 2008 N 223 dimensiona la platea scolastica della scuola dell’obbligo, consistente, per l’anno scolastico 2008-2009, in 2400 alunni della scuola pubblica e 150 delle scuole materne paritarie, in due istituzioni comprensive, che non tengono conto della morfologia del territorio, nè dei parametri di legge nè del parere della commissione consiliare scuola. Per altro sono stati sentiti solo all’ultimo momento i Dirigenti Scolastici e completamente ignorati i Consigli di Circolo, di Istituto ed i Collegi dei Docenti.
Gli attuali parametri sono da 500 a 900 alunni, il nostro comune pur avendo un popolazione scolastica tendenzialmente stabile, come asserito dall’assessore alla P.I, sovradimensiona in due dirigenze – una ubicata nella parte più lontana del territorio con problemi seri di viabilità (15 km di strada R.Bosco da Pagognano a S.Andrea ) a cui dovrebbero afferire ben 1247 alunni e l’altra al centro cittadino più facilmente raggiungibile con 1179 alunni .
La delibera 223 di G.C., nonostante che varie delegazioni dei genitori e una raccolta di firme per richiederne la sospensione fino alla Conferenza Stato Regioni prevista dalla legge 133/2008, è stata proposta con la delibera 57 del Consiglio Comunale, integrata con una direttiva di riordino che prevede la soppressione di plessi piccoli senza tener conto della recettività delle strutture di accoglienza e senza tener conto della viabilità principale, né della percorrenza delle strade rionali fino al centro delle frazioni, nè della totale assenza di strutture per l'attesa degli scolabus, né della gradualità del superamento delle criticità, come previsto dalla legge 133.

Inoltre, non è allegato alla delibera il programma di adeguamento alla normativa vigente delle strutture che dovrebbero accogliere i plessi soppressi per cui gli alunni dovrebbero subire oltre al disagio dello spostamento, anche il disagio di essere ricevuti in strutture non recettive e senza alcuna opportunità formativa in più.
Es. Scuola Elementare di Arola: per l’anno scolastico 2009-2010, senza gli alunni dei plessi soppressi, si prevedono 10 classi per 10 aule per cui l’attuale aula adibita a laboratorio di informatica dovrà ritornare aula classe se si vuole ovviare al doppio turno. Secondo il riordino, inoltre, 90 alunni delle scuole medie da Arola dovrebbero spostarsi a Fornacelle: attualmente gli alunni hanno 8 aule, laboratorio informatica, artistica e sala docenti. A Fornacelle ci sono 5 aule per 5 classi con il rischio concreto di doppio turno tra un anno
Cons. MARIANNA DE MARTINO

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